E' una vita che ti aspetto

Fotografie della copertina del libro Questo è il terzo libro che leggo di Fabio Volo e mentre cerco di scrivere la recensione mi trovo sempre davanti alla stessa difficoltà ossia non so cosa scrivere. Nel complesso i suoi libri, quelli che ho letto, seguono sempre lo stesso filone fatto di sesso, qualche battuta, qualche tentativo di scrittura profonda e un finale più che scontato. Quando mi trovo a scrivere una sua recensione mi sembra di ripetere sempre le stesse cose ma del resto le ripete anche lo scrittore stesso e aggiungo anche che più leggo i suoi libri più comprendo il perché. Fabio Volo sia così amato dagli adolescenti, il linguaggio è proprio loro (scorrevole), la profondità o la superficialità (dipende dal vostro punto di vista) anche.

Scritta questa breve premessa, vi racconterò brevemente la trama del libro. Francesco, per gli amici Checco, ha trent'anni ed ha realizzato molti dei suoi sogni: è laureato in Economia e commercio discutendo la tesi “Il metodo di coordinamento economico: l'elasticità della microeconomia”. Checco ha un buon lavoro, è proprietario di un bilocale all'interno del quale ha realizzato uno dei suoi più grandi sogni ossia l'acquisto del frigorifero anni Cinquanta blu della Smeg. Le donne non gli mancano ma nonostante questo non riesce ad instaurare un rapporto duraturo e costruttivo, i suoi rapporti sono di solito quelli che in inglese si dice “one night stand”, cioè le storie di una notte.

Improvvisamente il protagonista si rende conto che non vive ma che sopravvive e decide che così non va. Questo è l'inizio del tentativo di scrittura profonda di Fabio Volo, il che mi fa sospettare che nella vita privata sia passato da uno studio di analisi psicologica. Naturalmente il tutto viene raccontato in modo ironico (stile tipico di Volo) ma, a mio avviso si tratta di un'ironia noiosa. Nel libro viene raccontato il tutto in un modo troppo scontato, troppo semplificato, quasi utopistico; il personaggio si rende conto dei suoi problemi, decide di fare un lavoro di introspezione da solo, perché' può benissimo farcela (e nella vita reale non so quanto questa cosa sia possibile), si rende esattamente conto di quale sia il vero problema e alla fine ne esce fuori alla grande, riesce ad instaurare finalmente, per la prima volta nella sua vita un rapporto costruttivo con una donna e tutti vissero per sempre felici e contenti.

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