Premetto che non sono una grande fan di Fabio Volo scrittore anche se prima del "tempo che vorrei" ho letto anche un altro dei
suoi libri (Il giorno in più). Che dire? Sicuramente scrive in un modo molto scorrevole (in un paio di giorni finirete la lettura), usa
un linguaggio molto semplice ma gli argomenti, i personaggi, la trama sono molto scontati, troppo banali. Mi scuso per questa critica
con Fabio, ma questa è la mia impressione che voi tranquillamente potete non condividere.
Il tempo che vorrei racconta due storie apparentemente staccate ma in realtà molto collegate: il rapporto difficile del protagonista con il padre da un lato e l'incapacità di instaurare un rapporto di coppia costruttivo, l'incapacità di amare e lasciarsi amare. Un'esistenza come tante altre, una routine come tante altre, una vita vissuta senza farsi troppe domande finché la malattia del padre non costringe il protagonista a fermarsi, a compiere un viaggio dentro se stesso, per recuperare il rapporto con padre e per recuperare dopo due anni il rapporto fallito con la sua ex fidanzata. Le due storie si intrecciano. La parte che riguarda il difficile rapporto con il padre è scritta molto bene, nella sua semplicità mette bene in evidenza i sentimenti, emoziona. La parte dei problemi sentimentali è più scontata, più noiosa, le solite problematiche di coppia, le solite incomprensioni tra maschi e femmine fino ad arrivare ad un finale che definirei ne carne ne pesce, è un finale, a mio parere aperto a più interpretazioni, che in ogni caso non mi è piaciuto. Il libro non mi ha entusiasmato e avendo letto "Il giorno in più" che, nella sua semplicità mi era piaciuto, mi aspettavo qualcosina di più. Certo, delle frasi interessanti c'erano, anche delle citazioni delle canzoni, come quella di Janis Joplin "I will trade all my tomorrows for a single yesterday" (cambierei tutti i miei domani per un solo ieri), la frase con cui esordisce il protagonista del libro. Il secondo romanzo di Fabio Volo che ho letto e che sinceramente mi è piaciuto molto di meno di quello primo. Dopo aver scritto questa diciamo recensione, sono andata ad indagare in rete per vedere come hanno vissuto questo libro gli altri lettore e ho trovato le impressioni molto più positivi rispetto alla mia. Alcuni lettori, o per meglio definire lettrici, hanno pianto e definiscono il libro addirittura vibrante. Ma mi sono consolata del fatto che non sono unica a rimanere delusa da quest'ultima opera di Volo; ci sono alcuni che sono stati molto più duri di me. |
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