La rivolta di Atlante

Il libro mi è stato consigliato da un collega. Giò, come tutto lo chiamano, è arrivato da poco ed è stato assunto come interinale. Sui 30 anni, di bel aspetto e abbastanza sveglio; una caratteristica non troppo diffusa trai i giovani di oggi. Ha un orientamento politico di estrema sinistra; in pratica è un comunista nell'anima. Entrambi fumiamo e così ci troviamo spesso davanti all'edificio dove lavoriamo per fumare e parlare dei vari aspetti della vita quotidiana. Un giorno abbiamo parlato dei libri e lui mi ha consigliato il libro che è l'oggetto di questa pagina. In effetti si tratta di un'opera letteraria divisa in tre tomi, che si complessivamente estende su oltre mille pagine. Tante pagine e scritte anche con le lettere piccole; questo non è di mio gradimento perché ho le mani troppo corte, per non dire che sono relativamente anziano. Per lui è uno dei migliori libri cha abbia mai letto. Mi ha incuriosito e mi sono recato nella biblioteca del paese per procurarmi questo potenziale capolavoro.

La scrittrice, responsabile per quest'opera, si chiama Ayn Rand; mai sentito nominare prima. Ho cominciato a leggere e ho capito subito che devo informarmi sulla scrittrice, se voglio capire qualcosa. Il testo è ben scritto, ma dopo un po' di pagine comincia ad essere strano. Da Wikipedia ho saputo che la signora è natta a San Pietroburgo nel 1905. La sua famiglia, ebrea non osservante, dopo la rivoluzione sovietica si trasferisce negli Stati Uniti, dove lei diventerà una scrittrice abbastanza famosa, e non soltanto. Lei è anche una filosofa e quest'informazione mi ha aiutato a comprendere meglio il libro. La sua filosofia si basa su individualismo, chiamato anche egoismo razionale. Per lei l'individuo è la base della società che dovrebbe basarsi sulla meritocrazia: sei più capace e più intelligente degli altri, pertanto vali di più. Si tratta di un'impostazione che è abbastanza vicino alla mia visione di un modo ideale, come dovrebbe essere.

Il libro è strano e per questo può essere considerato anche interessante. Si svolge negli Stati Uniti, negli anni imprecisati, ma il periodo corrisponde agli anni 30. In effetti non si tratta di un paese reale. Nella società sta nascendo un'idea su collettivismo, sulla pubblica utilità. Per questa ragione, i migliori imprenditori cominciano dare fastidio ai politici, incalzati dagli imprenditori poco meritevoli che vogliono evitare la concorrenza e arricchirsi grazie a quei bravi. C'è un'atmosfera surreale, del tutto diversa rispetto alla realtà degli Stati Uniti. Si potrebbe definire un romanzo fantastico in quanto si basa sulle prerogative inesistenti nella società effettiva. Una delle fonti d'ispirazione dell'autrice è sicuramente il sistema sovietico e quello fascista, che lei odiava fortemente. Il miscuglio che è nato a me convince molto poco.

Le motivazioni sono molto deboli e spesso anche inesistenti. La società diventa sempre più debole, ma i pescecani (così lei chiama i politici e gli imprenditori incapaci) che governano il paese continuano a fare le direttive che non possono che portare allo sfasciamento totale della comunità. Questa è ragione principale per la quale il romanzo non mi è piaciuto molto. Ci sono anche le cose di baso livello, della letteratura puramente commerciale. Uno dei miglior industriali del paese produce un nuovo metallo, chiamato con il suo cognome Rearden, della sua invenzione. Inutile a dirlo, è molto superiore agli acciai normali e questo attira l'invidia dei concorrenti. Dall'altra parte c'è una tizia che gestisce una società ferroviaria ed è molto capace nel suo lavoro. Loro due, contro pensiero di tutti, riescono a costruire una nuova linea ferroviaria di 500 km in pochi mesi, incluso anche un ponte molto impegnativo. Ci potrebbe stare tutto se si evitasse la fine di questa parte del romanzo. Nel viaggio inaugurale, ci sono tutti e due nel treno. Tutta la gente si reca in prossimità della linea e li saluta. Arrivati alla destinazione, si festeggia e alla fine finiscono nel letto, diventando amanti. La roba da romanzi di due soldi.

Il tizio dura come il suo amore superiore finché lei non incontra un altro; questo è ancora più geniale in quanto ha inventato un motore che non ha bisogno di alcun carburante in quanto sfrutta l'elettricità statica che si trova dappertutto; qui si è chiaramente ispirata al famoso inventore Tesla. Lo vede prima volta e subito capisce che lui è l'uomo della sua vita, che lei ha amato sempre. La tizia dovrebbe essere sui 40 anni e ha avuto certe esperienze nell'amore; pertanto parlare di un colpo di fulmine è proprio ridicolo. Di non parlare che prima di questi due, c'era un altro, anche lui per sempre (finché dura, confermerebbe un italiano).

Più di una volta volevo abbandonare la lettura, ma visto che ho iniziato leggere durante le feste natalizie, ho resistito. Almeno avevo qualcosa da fare dopo le cene ed i numerosi pranzi in famiglia. Sono andato anche veloce perché ho saltato molte pagine per un'altra pecca dell'autrice. Il testo è spesso ripetitivo. Ripete gli stessi concetti in vari modi, detti o pensati da uno dei suoi personaggi inventati, tutti molto bianco neri. Non è che sono tifosi di Juventus, ma la loro anima ed il loro cervello è del tutto unidirezionale, e non hanno alcun dubbio di avere ragione su come lo pensano. Alla fine di questa presentazione dovrei consigliare o meno la lettura, e qui non so cosa fare. Non mi sento di raccomandare un libro di genere, ma dall'altra parte è anche curioso, e pertanto non vorrei nemmeno dire: non leggetelo. In questo scambio culturale, al mio collega è andata molto meglio: gli ho consigliato "Castelli di rabbia" di Baricco – molto, ma molto meglio.

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